Mussomeli: Storia e Folklore

 

Mussomeli  è un comune  in provincia di Caltanissetta di  oltre 11.150 abitanti. Sorge nella Valle del Platani alle falde meridionali del Monte San Vito. Il suo territorio è stato frequentato si dai tempi preistorici. A  visto la presenza di Sicani , Greci, Bizantini e i Musulmani a cui, probabilmente, si deve  la costruzione del primo abitato nell’area dove  attualmente  sorge il paese. Nel 1366 Manfredi III Chiaramonte  ottenne da Federico III la signoria di Castronovo e le terre di Mussomeli. Nello stesso anno iniziò la costruzione del castello, verosimilmente su una precedente roccaforte araba,  e l’ampliamento del piccolo borgo che da allora venne chiamato Manfreda in onore del nuovo signore. Il  maniero fu certamente completato nel 1374, anno in cui vi soggiornò il re Federico III d’Aragona e la regina Antonia Del Balzo. Nel 1391 nel castello di Mussomeli, nella sala  detta appunto dei baroni, si  tenne un incontro  di nobili siciliani per tramare contro gli Aragonesi. La congiura dei baroni rimase inattuata e Andrea Chiaramonte,  successore di Manfredi e accusato di tradimento , fu decapitato nel 1392 a Palermo. Nel 1392 con regio privilegio Mussomeli è assegnata a Guglielmo Raimondo Moncada e dopo alcuni anni ai Conti di Prades. Nel 1407 Giaimo de Prades vende la terra di Mussomeli e il Castello a Giovanni Castellar. Tra il 1407 ed il 1451 il castello e la terra di Mussomeli ritornano al demanio e nel 1451 il re Alfonso V concede a Giovanni di Perapertusa, nipote del Castellar, la possibilità di riacquisto dei beni. Il Perapertusa però non potendo assolvere all’obbligo di acquisto passa la proprietà a Federico Ventimiglia, con patto di ricompra. Nel 1467 Pietro Campo, genero del Perapertusa, ottiene dal vicerè il privilegio di ricompra della baronia di Mussomeli, ed i Campo ne deterranno la proprietà fino al 1549 data in cui la baronia viene ceduta a don Cesare Lanza signore di Travia, il quale astutamente aveva accentrato nelle proprie mani tutti i debiti dei Campo. Con Cesare Lanza Mussomeli verrà eletta al ruolo di contea. I Lanza resteranno titolari del feudo fino fino all'abolizione della feudalità nel 1812. Le vicende storiche citate consentirono a Mussomeli di assumere l’attuale fisionomia: paese impreziosito  da un castello che non ha eguali per imponenza e soluzione architettonica  e  che custodisce al suo interno  un vasto centro storico, carico di arte, cultura e tradizioni.

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