Scalinata S. Maria del Monte

La Scalinata di Santa Maria del Monte venne costruita nel 1606 per collegare la parte antica della città a quella nuova città costruita nella parte alta. La scalinata, lunga oltre 130 metri, è fiancheggiata da edifici balconati ed è diventata l'emblema della città ed una delle sue meraviglie. Era stata originariamente costruita a sbalzi dal capomastro Giuseppe Giacalone con la presenza di piazzette che la mettevano in comunicazione con le vie laterali. E' probabile che alla costruzione originaria abbiamo contribuito maestranze gaginesche con a capo Giandomenico Gagini.  Nel 1844 vennero unificate le varie rampe, su progetto dell'architetto Salvatore Marino. Nacquero così i centoquarantadue gradini della scalinata di Santa Maria del Monte, che dal 1954 è interamente decorata, nelle alzate dei gradini, con mattonelle di ceramica policroma prodotte dai ceramisti locali. Le maioliche sono decorate con motivi isolani che vanno dal X al XX secolo, raccolti e adattati - si legge a piè di scala - da Antonino Ragona (ceramista, ceramologo e appassionato di storia locale). La scala dei centoquarantadue gradini viene annualmente illuminata il 24 ed il 25 luglio (per la festa di San Giacomo, patrono della città), da migliaia di lumini a fiammella viva.

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    Curiosità.

L'illuminazione della scala risale al XVIII secolo. Il primo ad aver pensato, verso la fine del 1700, ad un disegno luminoso, fu l'architetto Bonaiuto. Ma si deve ad un frate, Benedetto Papale, l'attuazione delle prime scenografie della scala illuminata. Per quarant'anni il monaco disegnò motivi ornamentali, soprattutto floreali, di grand'effetto. Il momento della collocazione delle migliaia di lucerne ("coppi") di tre colori, bianchi, rossi e versi. è particolare: Vi si assiste in silenzio ed un capomastro dirige  la "chiamata" del disegno, che consiste nel deporre lentamente i "coppi" al loro giusto posto. L'accesione avviene a cura di un numeroso gruppo di persone appostati lungo la scalinata, che attendono il segnale convenuto per accendere gli stoppini con steli di piante secche, chiamati "busi". Le "lumere" s'accendono all'improvviso, una dopo l'altra, dando vita ad una sorta di serpente di fuoco. In primavera (maggio-giugno), la scala viene rivestita di fiori: migliaia di piantine in vasetto vengono sistemate sui gradini.

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