Chiesa di San Nicola

 

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Entrando per via degli Archi non si può non notare la chiesa di San Nicola. Gi troviamo ora nel quartiere greco. La chiesa di San Nicola risale al XIII secolo, conserva della primitiva struttura trecentesca la parte absidale di forma poligonale con gli archetti pensili e la merlatura. La facciata, di-segnata nel XVI secolo da Andrea Galamech, richiama lo stile barocco. Qui un tempo Federico II di Svevia accoglieva le assemblee generali civiche. II campanile che affianca la chiesa fu ricostruito nel XVIII secolo dopo il terremoto del 1693. Cenni storici lo descrivono come un bellissimo campanile di stile Arabo-normanno policromo. Nel XVI secolo fu salvato dalla demolizione dall’imperatore Carlo V, questi si oppose ordinando che il campanile fosse rafforzato con catene di ferro, ma il terremoto appena citato rese vano l’intento dell’imperatore. L'interno della chiesa si presenta a tre navate a croce latina divise da colonne; subì restauri dopo gli eventi bellici del '43. Rechiamoci ora ad ammirare la statua di marmo di San Nicola, opera di Antonello Gagini, artista palermitano, commissionata nell'ottobre del 1522. Raffigura il Santo seduto con il bacolo vescovile nella mano sinistra mentre la destra e alzata in segno di benedizione, l’opera alla base è completata da due bassorilievi raffiguranti scene della vita del Santo. Si racconta che nel 1672 Randazzo fu colpito da una grande carestia che fece cadere nel lutto la città. I fedeli si rivolsero al Santo che, commosso dal dolore delle suppliche sangui-nò, facendo cessare il triste periodo. Altre opere presenti allinterno sono il trittico antonelliano del XV secolo, raffigurante la Ma­donna col Bambi­no e le Sante Agata e Lucia; il prezioso quadro del Gabrieli (secolo XVII) ed il Cristo dipinto sul legno, del XVI secolo. Ultimo, ma non per questo di minore importanza, il Fonte Battesimale del XIII sec.

 

Randazzo Vecchio

randazzo_vecchioLasciamo la Chiesa più grande della diocesi d’Acireale, ed appena usciti leviamo lo sguardo verso la statua del Gigante Piracmone.

Sopra un'alta base di forma rettangolare, con aria maestosa, il mitico gigante di marmo.

La statua fu rifatta nel 1737 dopo che quella di pietra che risaliva ai tempi dei normanni, andò in rovina i randazzesi usano chiamare la statua "Rannazzu. Vecchiu".

II Gigante, figura virile, e vestito solo da tre simboli, un'aquila, un serpente ed un leone.

 

 

Il testo è tratto da: (Guida pratica ed artistica alla Città di Randazzo – Beppe Petrullo). Per gentile concessione dell'autore.

Le foto sono di Ignazio Caloggero

La presente scheda è stata pubblicata grazie al contributo della struttura:

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Cat. 3 Stelle -
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Centro Storico Randazzo

Via dei Caggegi 27, Randazzo CT   Tel/fax: 095.921812 - infobooking: 328 2839279
E-mail: bebrandazzo@email.it    
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RANDAZZO CHIESA DI SAN NICOLA

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