Giarratana: Chiesa di S. Antonio Abate
Prospetto |
Aquila bicipite |
Facciata |
La chiesa esisteva già nell’antico sito di Giarratana “Torrevecchia”, è documentata già nel Trecento come "chiesa sacramentale" e in essa si venerava la Madonna della Neve, che fu proclamata nel 1644 "patrona principale della civitas", ma già da tempo veniva invocata come protettrice delle terre e degli abitanti di Giarratana.
Distrutta insieme all'antico abitato a seguito del terremoto del 1693, fu ricostruita nella parte più alta del paese “u Cuozzu” nel 1748 e consacrata nel 1783.
La facciata di stile barocco domina l'attuale abitato. È suddivisa in tre ordini ornati da semicolonne, il superiore utilizzato come cella campanaria (facciata torre).Sul portone principale troneggia un aquila bicipite in pietra asfaltica con la scritta "Prima Basilica”. Nel secondo ordine si trova una grande finestra con vetro a mosaico, raffigurante Sant'Antonio e la Madonna della Neve, mentre sui lati sono ospitate le statue di San francesco di Paola e di Sant'Antonio di Padova, opera del Moschetto.
Nella cella campanaria, la campana maggiore, risalente al 1647, proviene dall'antica chiesetta e reca un'incisione latina di dedica alla Madonna della Neve
L'interno è suddiviso in tre navate, decorato con stucchi dorati nella navata centrale e nelle cappelle del Santissimo Sacramento, dell'Addolorata e di Sant'Antonio, gli stucchi, realizzati tra il 1880 e il 1890 sono attribuiti a Luigi Sensale.
Pavimento |
Interni |
S. Antonio Abate |
Il pavimento della navata centrale presenta una rara alternanza di pietra asfaltica e piastrelle di maiolica della fine del Settecento. In pietra asfaltica sono anche due acquasantiere realizzate nell’ottocento.
La cappella dell'Addolorata è meta di visita nel periodo della Quaresima, infatti, in prossimità della Settimana Santa si celebra la "Settina" alla Madonna dei Dolori
Sull'altare maggiore la cappella che custodisce la cinquecentesca statua della Madonna della Neve, proveniente dall'antico abitato, insieme al suo baldacchino dorato settecentesco, in stile barocco classico.
Nel presbiterio il coro in legno scolpito ospita il soglio presbiteriale, in legno scolpito e argento d'orato.
All'interno della chiesa sono custoditi i corpi di cittadini illustri e alcuni membri di importanti famiglie del paese sono sepolti nel sottosuolo dell'edificio.
Nella chiesa si conservano inoltre:
una tela del Ragazzi (San Francesco di Paola e san Corrado), nella navata sinistra accanto alla cappella del Santissimo Sacramento;
una statua di Sant'Antonio del 1626, proveniente dalla chiesa distrutta dal terremoto;
una tela con Gloria o estasi di sant'Antonio forse attribuibile alla scuola del Novelli, della prima metà del Seicento;
dipinto con la Madonna della Neve del sacerdote Gaetano Distefano, del 1865, posto sopra l'ingresso alla sagrestia, in fondo alla navata di destra;
tela con Martirio di santo Stefano, attribuita al Mauri, nella navata di sinistra;
statua della Madonna Assunta in cielo del 1904, opera di Giuliano da Palazzolo Acreide
Madonna della Neve |
S. Antonio Abate |
Madonna Assunta in cielo |
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Tutte le foto sono di Ignazio Caloggero
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