Ragusa: Cenni storici
Ragusa ha origini antichissime, nella seconda metà del II millennio a. C., quando ancora Roma, “la città eterna”, era men che un piccolo villaggio, il territorio ragusano ospitava un aggregato di villaggi siculi: il quartiere di Ibla trae origine da uno di questi, probabilmente sorge sullo stesso sito della sicula Hybla Heraia. La città antica, situata su un colle a circa 300 m. di altezza, ebbe contatti con i Greci, come dimostrano numerose necropoli trovate nella zona e i ritrovamenti nell’area adiacente ai Giardini Iblei di età greco – arcaica. Dopo i Greci si susseguirono i Romani e i Bizantini che fortificarono la città costruendovi un imponente castello, a testimonianza dell’importanza che la città aveva nel frattempo assunto. Occupata dagli Arabi nel 848, rimase sotto il loro dominio fino alla fine dell’XI secolo quando, conquistata dai Normanni, divenne Contea; il suo primo conte fu il normanno Goffredo, figlio di Ruggero di Sicilia. Sotto i Chiaramontani, nel 1296, le contee di Ragusa e Modica furono riunite in un’unica Contea, con l’amministrazione e la residenza dei conti rimase a Ragusa. Nel XV secolo in seguito ad una rivolta popolare, la sede amministrativa della Contea passò a Modica. Il tremendo terremoto del 1693, che causò circa 5.000 morti e la distruzione del castello, nonché la maggior parte delle chiese e delle case, favorì la nascita di una nuova Ragusa in contrada Patro, occupata prevalentemente dalla nuova borghesia, mentre gran parte della vecchia nobiltà preferì ricostruire Ibla nello stesso posto di prima. Differenze sociali, vecchi rancori e interessi diversi, fecero sì che le due Raguse avessero amministrazioni separate, fino a quando, nel 1926, i due comuni furono riunificati in uno solo che divenne capoluogo di provincia. |
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