PALAZZO BERTINI (Palazzo Floridia)

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Scendendo da Corso Italia, poco dopo l’incrocio con Via S. Vito, sulla destra si incontra il Palazzo Bertini. Costruito verso la fine del 700 dalla famiglia Floridia, fu acquistato nell’800 da don Giuseppe Antonio Bertini, da cui prese l’attuale nome. Il Palazzo risente del fatto che fu costruito prima dell’abbassamento della sede stradale su cui si affaccia, quindi, ultimata la strada (1847), quello che doveva essere il piano terra è diventato l’ammezzato. Il prospetto fu completamente alterato rispetto al disegno originale, fu realizzato un nuovo portale d’ingresso e quelli che erano gli ingressi a pianterreno sono diventati i balconi del piano ammezzato. Sulle chiavi di volta di questi balconi sono posti i tre “mascheroni", una delle principali caratteristiche che contraddistingue il Palazzo Bertini. I mascheroni, rappresenterebbero tre personaggi caratteristici dell’allegoria barocca: i “tre potenti”, ovvero  il signore, il ricco e il povero. Il signore, al centro,  è rappresentato con l’espressione sicura di chi è potente a causa del proprio censo; il povero, a sinistra del signore, rappresentato con tratti caricaturali: la lingua di fuori e con un naso enorme. L’espressione del povero sembra voler testimoniare la potenza di chi, non può essere privato di niente in quanto nullatenente. Il terzo mascherone, a destra del signore, rappresenta il ricco, guance paffute, turbante, baffi ben curati e la tranquillità tipica di chi può disporre della potenza del denaro. Da notare come mentre il signore al centro è scolpito in posizione frontale, il povero ed il ricco sono scolpiti in modo che entrambi guardano in direzioni opposte. Secondo una versione popolare legata all’antica rivalità tra i Sangiovannari (Ragusa Superiore) e i Sangiorgiari (Ragusa Inferiore o Ibla) i mascheroni hanno il seguente significato: il mascherone a destra del signore, con lo sguardo rivolto a Ibla, guarda con aria sprezzante il viandante proveniente da Ibla, il mascherone al centro, lo osserva con aria burbera mentre passa sotto il palazzo; infine il mascherone posto a sinistra lo segue con lo sguardo sbeffeggiandolo.

Il portone di ingresso, posto in posizione asimmetrica rispetto alla facciata, ha ai lati due semipilastri che sorreggono un balcone con inferriata a petto d’oca; sulla destra si trovano altri due balconi che presentano cornici finemente intagliate e decorate.

 

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