LA CHIESA DI SANTA MARIA DEL GESU'
Il Convento e l’annessa chiesa furono costruiti dai Minori Riformati nel XVII secolo. La costruzione richiese molti anni di lavori ultimati nel 1652 come e' possibile vedere dalla iscrizione visibile sull'architrave della porta per la quale si accedeva al convento che dice:<< Q° pezzo fu dato dal Sig. D. Vin.zo. Campulo 1652 >> . Per la costruzione del convento fu utilizzato il materiale di una delle torri del castello bizantino soprastante, come le colonne dei Portici del Chiostro.
Il convento fu' costruito su 5 piani di cui due a livello della chiesa, per coprire il dislivello che dal terreno sottostante si eleva sino alla Via Torrenuova, i primi due piani furono innalzati su una base di soli due metri. Il pianterreno era adibito ad uso della Silva il terreno sottostante coltivato dai frati, Il primo piano veniva utilizzato come magazzini, il secondo conteneva il refettorio, la cucina ed un Oratorio situato sotto il livello della chiesa, il quarto piano conteneva 25 stanze con le aperture ai tre lati del convento mentre il quarto lato (quello a tramontana) confina con l'annessa chiesa.
Dopo la soppressione degli ordini religiosi avvenuta nel 1866 i Frati vennero sfrattati e i locali ceduti al Municipio. In seguito all'incameramento del convento il comune fece sistemare al secondo piano del convento le scuole elementari maschili prima e dopo il trasferimento di questi nel convento di San Domenico le elementari femminili. Mentre al piano superiore furono per un certo periodo ospitate le amministrazioni delle Opere Pie l'ufficio del telegrafo e del telefono. In seguito alcune stanze servirono da rifugio per sbandati, famosa a tal proposito era la stanza occupata da Salvatore Gioacchino detto Turi u Baruni. In seguito il convento fu abbandonato perché pericolante, una decina di anni fa iniziarono i lavori di restauro (sic!) non ancora terminati.
L'accesso alla chiesa che è ad un'unica navata, si ha da un piano sottostante alla Via Torrenuova dalla quale vi si scende da una gradinata finita di costruire nel 1823. La facciata molto semplice, ha un portale abbellito da due colonne e termina con un frontone al cui centro e' posto lo stemma dell'ordine conventuali, e anche visibile un ampio finestrone che da' molta luce all'interno della chiesa, e un campanile barocco unito alla facciata della chiesa da volute di raccordo.
L'interno della chiesa e' pieno di stucchi e di affreschi, nel 1889 Padre Giovanni Campo fece rifare gli stucchi danneggiati e ne fece aggiungere altri fece anche restaurare le decorazioni pittoriche dal pittore Giorgio Flaccavento. L'affresco della volta del presbiterio e' stato dipinto nel 1750 da Matteo Battaglia, nell'altare maggiore e' presente una "Madonna di Lourdes", vi sono inoltre due mausolei in marmo con i mezzobusti dei due fratelli Vincenzo e Girolamo Campulo.
Il tempio presenta un prospetto che si affaccia su un sagrato sottostante al piano stradale, a cui si accede attraverso una comoda scala ; il Portale, con arco semicircolare è sormontato da una scultura con ai fianchi due colonnine a tortiglione, sopra l'arco un frontone con una scultura raffigurante lo stemma dei Frati Minori Riformati, modesto il campanile sulla sinistra.
All'interno la Chiesa è assai ricca di stucchi e decorazioni, nell'unica navata con sette altari non di grande pregio i quadri che raffigurano, sulla destra Sant'Antonio, la Sacra Famiglia con San Gioacchino e Sant'Anna, sulla sinistra San Francesco. Meritevole di essere ammirata la Cappella Centrale dove si può ammirare una statua della Madonna di Lourdes e due busti dei baroni Campolo, nobili che molto dedicarono alla nascita e al mantenimento della Chiesa e dell'annesso Convento, sculture che possono essere considerate opere d'arte del '600. Pregevole l'affresco sulla volta, dipinto dal ragusano Matteo Battaglia, raffigurante un grandioso tempio.
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