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Noto: La Cattedrale di San Nicolò
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Il Duomo di S. Nicolò è il risultato di una sovrapposizione di progetti e rifacimenti che hanno visto all’opera vari architetti nel tempo. Subito dopo il terremoto, la chiesa madre di Noto fu costruita in forma di baracca, nel 1694 iniziano i lavori di una chiesa in muratura, che sarà inaugurata nel 1703. Nel 1727 un terremoto provoca gravi danni alla chiesa che comporterà una serie di restauri e rifacimenti. Nel 1745 si decide di dare avvio alla costruzione di una nuova chiesa, utilizzando le fondamenta della chiesa preesistente. Si conosce l’esistenza di un progetto di Rosario Gagliardi per la nuova chiesa, anche se l’attribuzione per la parte esecutiva è assegnabile a Vincenzo Sinatra. Nel 1767 iniziano i lavori della facciata, nel 1776 il Vescovo da l’autorizzazione alla benedizione della chiesa. A seguito dei danni del terremoto del 1780 crolla la cupola del cui rifacimento viene probabilmente incaricato Stefano Ittar. Nel 1796 il controllo dei lavori passa all’architetto Bernardo Labisi, nello stesso anno vengono commissionate le 4 statue della facciata. Nel 1848 un nuovo terremoto causa il crollo della cupola, del presbiterio e delle cappelle di S. Corrado e del SS. Sacramento, i lavori di ricostruzione termineranno nel 1862. Nel 1899 venne costruita la cappella del SS. Sacramento e nel 1910 si procede alla imbiancatura della chiesa. Nel 1950 iniziano lavori di manutenzione straordinaria che dureranno 9 anni e che porteranno alla sostituzione della copertura a falde della navata centrale con un solaio in calcestruzzo e ad affrescare il soffitto e l’abside con affreschi di Nicola Arduino.
La grande facciata tardo barocca in pietra arenaria è preceduta da una scalinata composta da tre rampe risalente al settecento ma ristrutturata agli inizi dell'ottocento. La facciata, a due ordini sovrapposti, la parte centrale è caratterizzata da 8 colonne a fusto libero è ai lati fiancheggiata da due torri campanarie. Il secondo ordine è coronato da statue tardo settecentesche opera del catanese Giuseppe Orlando.
Dei tre portali, quello centrale è in bronzo e vi sono rappresenti episodi di vita di San Corrado, opera di Giuseppe Pirrone (1982).
Antony Blunt (Barocco siciliano – Milano 1968) ha messo in relazione la facciata della chiesa madre di Noto con quella della chiesa di Notre-Dame a Versailles, Marco Rosario Nobile (Le Chiesa madri di Sicilia - Palermo 2000) fa notare come il corpo centrale della facciata sia simile alla facciata della chiesa di Saint Roch di Parigi.
Chiesa di Notre-Dame - Versailles Fonte: Internet |
Chiesa di Notre-Dame - Versailles Fonte: Internet | Chiesa di Saint Roch di Parigi. Fonte: Internet |
L’interno è a tre navate fiancheggiate da cappelle barocche, dopo i lavori di restauro si presenta bianco, così com'era prima della realizzazione degli affreschi sul soffitto. In fondo alla navata vi è la cappella di S. Corrado dove vengono esposte le reliquie in occasione dei festeggiamenti del patrono.
Il 13 marzo del 1996, uno dei piloni di destra rovinò al suolo, trascinando con se nel crollo l'intera navata destra, la navata centrale, il transetto destro, l'arco trionfale e la cupola, della quale rimase in piedi solo una piccola parte del tamburo.
Nel gennaio del 2000, dopo una prima fase di sgombero delle macerie, hanno avuto inizio i lavori di restauro. La cattedrale è stata riaperta al pubblico il 18 giugno 2007, sono stati rimandati ad un prossimo futuro i lavori di ripristino degli arredi e delle decorazioni dell'interno
La Cattedrale dopo il crollo del 1996 Fonte: sito del Governo Italiano : http://www.governo.it/Presidente/Fotografie/dettaglio.asp?d=34996 |
(Google Maps) |
Link di interesse_
http://www.cattedraledinoto.it/
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