La fondazione dell'Arciconfraternita.
Resta incerto l'anno di fondazione dell'Arciconfraternita. Secondo l'anonimo autore di un foglio non datato, ma verosimilmente della metà del '700, rinvenuto nell'Archivio di S.M.Maggiore e trascritto da R. Fronterrè (9), essa “per lo meno deve trarre sue origini sin dalla metà del secolo decimoquarto…”. Ma si tratta di una semplice ipotesi perché i documenti più antichi citati sono un legato di maritaggio del 1551 e la visita episcopale del 1554, "non potendosi andare più avanti per mancanza di altri documenti che accertassero una data approssimativa di sua originaria erezione”. D'altronde questa seconda presunta visita del Vescovo Beccadelli non ci risulta. Nella relazione dei Rettori G.S. Adamo, A. Lentini, G.T.Zuccaro, C. Notar Vitale, in risposta alla richiesta di delucidazioni del Sottintendente di Modica in data 6-settembre 1824 (10), è detto solo che “la sua erezione riconosce il suo principio assai prima del 1693”; a conferma è citata la visita del 13-7-1573. Nella successiva relazione del 27-2-1825, firmata del Can. Decano e dei Rettori G.T.Zuccaro e A. Lentini (11), è scritto: “Eretta nel 1452 col titolo eziandio di Confraternita come lo era l'antica chiesa di S. M. Maggiore detta la Cava nell’antico Spaccaforno.” E’ evidente
l’errore 1452 per 1542, anno della prima visita episcopale del vescovo Beccadelli; anche il 1554 va verosimilmente corretto in 1542. Più in dietro “non si può andare” perché i precedenti documenti dell'Archivio Arcivescovile di Siracusa furono distrutti da un incendio del 1522. (12)
NOTE
9 Copia nell'archivio di Giuseppe Calvo.
10 R. Fronterrè, La Basilica , di S. Maria Maggiore di Ispica, pp. 175-177, Ispica 1975.
11 Cfr. L. Arminio, Spaccaforno nel Sec. XIX , vol.II, pp. 55, Ispica 1985.
12 Cfr. S. Privitera, Storia di Siracusa antica e moderna, vol. III, p. 147, Napoli 1878-79; rist. anast., Caltanissetta 1984.
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