LE VISITE DEI VESCOVI SIRACUSANI

 SEC. XVI

 

24 Ottobre, prima Indizione 1542.

I VISITA DEL VESCOVO GIROLAMO BECCADELLI BOLOGNA (1541-1560)1 Nella Terra di Spaccaforno.

S. MARIA DELLA CAVA

   Poi visitò la Chiesa di S.Maria della Cava che è Confraternita, il cui Procuratore è Matteo Malandrino e Mastri [Rettori] Bartolo Lagricola e Catalano Abbate ed Antonio decano (procerus); il Cappellano è il Prete Lodovico Conti. Questa chiesa non ha rendite, tuttavia gli stessi confrati danno al detto Ven.Cappellano due oncie e tarì sei ogni anno per il servizio della chiesa ed è tenuto a celebrare tre messe ogni settimana. Vide anche  tre  altari che sono abbastanza  bene  integri e ornati e sopra l’altare principale trovò anche un alta­retto che tollerò fino alla nuova consacrazione.

   Fu consegnato l’inventario.

   Memoriale delle Robbe e Giogali della detta Chiesa di Nostra Signora della Cava. Sono i seguenti e cioè: Due calici, uno d’argento e l’altro d’argento vecchio e rotto. Due cassubule, una di giambel­lotto russa e l’altra turchese (torchisca). Due stole, una di seta rossa e l’altra di giambellotto nera. Tre amitti. Un paliotto di seta rossa vecchio. Dodici tovaglie. Con una veste si serve la detta chiesa. Inoltre possiede una casa la quale rende e si alloga ogni anno per tarì 15. Poi tarì quattro… che rende il servizio sopra tutti i beni della predetta chiesa. Tarì sei di rendita annuale che pagano alcuni cavaleri  alla predetta chiesa sopra una grotta.

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1 Cfr. O.Garana, I  Vescovi Di Siracusa, pp.134-141, Ib. 1969. Questa sua prima sacra visita della Diocesi ebbe inizio il 4 settembre 1542. Le date degli episco­pati sono ricavate da questo volume. Nell’Archivio dell'Arciconfraternita di S. Maria Maggiore, R.Fronterrè, nel 1974, in due fogli manoscritti non numerati, rinvenne un elenco delle Visite dei Vescovi Siracusani alle chiese di Spaccaforno, dal 1542 al 1750, ricavato dai re­gistri della Curia Vescovile dal Cancelliere Sac. Agostino Bonaiuto e redatto a Siracusa il 21 ottobre 1762. (G. Calvo ne custodisce la fotocopia nel suo archi­vio privato e lo ringrazio per avermela esibita). La Fronterrè lo cita più volte ge­nericamente come “Diario delle Sacre Visite dal 1542 al 1750”, senza  autore e data di compilazione; scambia però qualche data: il 1542 per 1524 o 1547 ed il 1568 per 1558 (La Basilica, di S. Maria Maggiore di Ispica, p. 172 n 112, p. 176 n 113, Ispica 1975. Ead., La Chiesa di S.Maria della Cava di Ispica, ib. 1978, pp. 111, 138, 139).  Sono  indicate  le  seguenti  visite: 1542  (Vescovo 

 

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G. B. Bologna), 1563, 1565, 1568, 1573 (L. Cipri Delegato del Vescovo Orosco), 1577 (Vescovo G. Isfar), 1605 (Vescovo G. Saladino), 1607, 1609, 1619 (Vicario D. A. Veneziano), 1621 (D. F. Franchino, Delegato del Vescovo Paolo Faraone), 1651, 1661, 1669 (Vescovo G.A. Capobianco), 1676 (Vescovo F.M. Rini), 1683 (Vescovo F. Fortezza), 1696, 1700 (Vescovo A. Termini), 1724 (D.M. Spinoccia, Delegato del Vescovo T. Marino) 1728 (T. Marino), 1734 (Delegato del Vescovo M. Trigona), 1750 (Vescovo F. Testa). Sono omesse le visite del 1614 e 1617 (vedi sotto), mentre alla mia ricerca sono sfuggite quelle del 1563, 1577, 1651 e 1734; le integreremo nel nostro testo.

 

 

23 OTTOBRE 1563

I VISITA DI D. LEONARDO CIPRI, DELEGATO DEL VESCOVO GIOVANNI OROSCO DE ARZéS (1562 - 1574).

  “Il fu Mons. Orosco D. Giovanni de Arse in corso della sacra visita in detta terra di Spaccaforno, dopo  aver  egli  visitato la Chiesa Madre, commise la visita al fu D. Leonardo Cipri suo Vicario Generale della Chiesa Confraternita di S. M. Annunziata e succes­sivamente della Chiesa di S. Maria  La Cava”1.

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1  Sec. il citato Elenco, foglio 1r, non numerato.

 

 

12 DICEMBRE 1565

 II VISITA DEL VICARIO DEL VESCOVO OROSCO

S.Maria della Cava

   Il detto  Vicario  Generale [D. L. Cipri]  visitò  la  Chiesa di S.M. della  Cava  sotto  il titolo  dell'Assunzione. Trovò l'altare maggiore mediocremente ornato ed anche gli altri altari. Il suo cappellano è D.Nicola Multisanti che è salariato dai confrati e celebra tre volte la settimana. Il Vicario trovò alcuni sepolcri stretti e maleodoranti e ordinò di chiuderli in giornata. L'elenco dei giogali si trova nell'inventario nella Cancelleria dove sono annotati.

   Ordinò che prima sia riparato il calice che dicono portato a Modica per ripararlo e poi anche l'altro perché la vite è rotta. Ordinò anche che si provveda all'ordinazione della predetta Confraternita.

 

 

10 GIUGNO 1568

III VISITA DEL VICARIO DEL VESCOVO OROSCO.

   Il  Rev.do Visitatore si recò alla Chiesa di S.Maria della Cava sotto il nome dell'Assunzione in cui sono Mastri Rettori Ippolito Gargami, Sebastiano De Ruta, Alberto De Curto, Giuseppe De Checco, Procuratore Giovanni Sina. Visitò l'altare maggiore e lo trovò ben ornato e pulito e similmente gli altri altari. Il Cappellano è salariato dai confrati e celebra tre volte la settimana. Poi visitò i gio­gali e gli indumenti che sono i seguenti: Due calici, uno tutto d'argento  con  la  sua   patena   con  il  piede  a  fogliami  con  certi punti sotto la coppa; un altro con il piede di rame e la coppa e patena d'argento.-Una cappa di velluto carmisino guarnita con la sua frinza di seta verde e ..nuova. -Una cassubula nuova di damasco rosso coi bordi di velluto verde.- Due tonachelle di damasco rosso guarnite di turchino e con i giumi giallini ruvidi. -Due cassubule, una di can­giami (?) e una di giambillotto verde. Due vesti…complete di tela ed una bianca. -Un paliotto d'altare di velluto verde lavorato di un fo­glio di seta di diversi colori. -Un altro paliotto di raso rosso guarnito di...-Un paliotto di raso rosso vecchio rovinato. -Uno stendardo  di damasco rosso lavorato con frinze rosse e ..-Un paliotto di tela mo­resca. -Un paliotto di tela intagliato. -Sette tovaglie  d'altare  in ....- Tre sopra. - Una tovaglia  di  seta  moresca bianca. -Un paio di candelieri di bronzo ed un altro di legno. Due blandoneri (?) di legno. -Un disco ed un banco con quattro sedie. -Due banchi lunghi ed un banchetto. -Un pulpito per predicare di legno. -Una ruota con dodici campanelli per le messe. -Una campana per il campanaro. -Un cro­cifisso nuovo. -Un altaretto.

La chiesa ha la rendita di tre onze  che servono per il detto cappel­lano.

   Inoltre ha il beneficio di onze dieci all' anno che ogni anno ven­gono dai confrati assegnate e pagate per il maritaggio.

 

 

20 GIUGNO 1573

IV VISITA DEL DELEGATO DEL VESCOVO OROSCO

   ... S. Maria della Cava. Mastri Rettori Giacomo de Cannata, Benedetto Lo Perno, Nicola De Alunzi, Antonio De Raneri, Procuratore Nerio De Cannata, Cappellano Nicola De Michele. Visitò l'altare maggiore...

   L'amministrazione è affidata ai suddetti rettori..Gli introiti sono di onze

8,15, gli esiti 12, 6, 25, con un disavanzo di 3,21,15.       

   Blasi Zocco e Francesco Pirrone, Procuratori di S.Maria Maggiore.

 

 

16 AGOSTO 1577

 VISITA DEL VESCOVO GILBERTO ISFAR ET CORILLOS (1574-1579)

 Secondo il predetto Diario1, “il fu Mons. Giloberto Isfar et Corelios in detta Terra, nel corso di sacra visita, dopo aver visitata la Chiesa Madre, visitò la Chiesa Confraternita di S. Maria La Cava e succes­sivamente la Chiesa Confratrenita di S. Annunziata”.

 

 

28 ottobre 1594.

DONAZIONE ALLA CHIESA DI S.MARIA

 Con atto in notaio Giovan Tommaso Giuffrida del 28 ottobre 1594,2 Nicola De Cutrera del fu Pietro assegna alla Chiesa di S.Maria della Cava nelle persone dei Procuratori  Vito Cavarra e Agatino Sessa, tarì sei all'anno da pagare in moneta argentea, da prendere dalla gabella di onze due annuali  del suo giardino alberato e recintato (chiusa) “in contrada di la Scala di lo Porco, confinante con terre degli eredi del fu Pietro Cutrera, con la cava di Lanza Carduni, con vanella e con casa di Orlando de Monnello”. Testimoni furono Corrado e Giovanni De Pirrone, padre e figlio e Vincenzo De Monnello.

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1 Foglio 1r, non numerato. La Fronterrè, La chiesa …op. cit., p. 60, n.1,  non legge bene ed attribuisce anche questa visita al Vicario Cipri.  

2 Trascritto nel “Registro degli atti di donazioni e soggiogazioni,  registrati nella Corte dell'Università di Ispica e affari diversi dei giurati”, anni 1589-97, n°1355 (2), ff.54r-55r, Archivio di Stato di Siracusa.

 

 

 

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