Le vicende delle varie chiese locali si ricostruiscono attraverso documenti, monumenti e tradizioni. Tra i documenti hanno rilevanza le visite pastorali che, se non sono la fonte per eccellenza della vita religiosa locale, tuttavia costituiscono la fonte più sicura per lo studio della pratica religiosa di una comunità. Grazie infatti alle visite, integrate da altri documenti riguardanti le confraternite, gli ordini religiosi, le opere pie ecc., è possibile leggere, interpretare la storia della pietà e scrivere una storia del comportamento religioso del popolo di Dio. Il lavoro di raccolta di fonti, che il Prof. Melchiorre Trigilia offre agli studiosi, è frutto della sua ostinata ricerca e dell'amore che porta alla sua terra, appunto Ispica; è una panoramica (quasi una galoppata attraverso i secoli fino ai nostri tempi) della varia e intensa vita religiosa di Ispica. Il Prof. Trigilia non si è proposto di presentare la storia della Chiesa di Ispica, ma ha preferito seguire il metodo degli annalisti, quasi offrendoci le tessere di un mosaico che via via si viene formando coi copiosi documenti. Le visite pastorali effettuate in Ispica ci mostrano uno spaccato assai prezioso della vita religiosa, a cui si può attingere non solo per la pastoralità delle anime, ma anche per le svariate scienze sociali alle quali oggi si ricorre come a fonti plurivalenti. Chi guarda in superficie a tanta varietà di documentazione può forse pensare a una vita ecclesiale frammentaria, la quale però, esaminata nel suo insieme, presenta una comunità viva che l'alternarsi dei tempi e delle vicende non ha smentito ma piuttosto consolidato.
Mons. Pasquale Magnano
Archivista e Storico della Chiesa Siracusana