1. LA RELIGIONE NELL'ANTICA SICILIA Al di là della suddivisione in stirpe mediterranea e stirpe indoeuropea, fatta precedentemente, possiamo pensare di individuare, in linea di massima, quattro elementi culturali distinti che tengono conto del fattore temporale con cui si sono succeduti sul suolo siciliano:
Senza ombra di dubbio, tra i vari popoli che hanno abitato la Sicilia, chi ha dato l'impronta maggiore, per l’elevata cultura morale e religiosa e la fertile fantasia dei suoi scrittori, è stato il popolo greco. La stessa religione romana ha subito un processo di ellenizzazione ancor prima che si sentisse parlare della Sicilia come provincia romana, quindi, l'arrivo dei Romani non ha portato sostanziali variazioni ai culti e alle divinità venerate nell'isola in precedenza. E difatti, dopo il processo di ellenizzazione dei culti latini, l’unica differenza fra le divinità romane e quelle greche era spesso solamente il nome. C'è da dire, comunque, che nel caso in cui ad una divinità ellena (es. Apollo) non veniva associata una corrispondente divinità italica, il recepimento della divinità ellenica avveniva integralmente. I ritrovamenti archeologici costituiscono una fonte importante per capire quali erano i culti e i miti della Sicilia antica ed i settori di influenza indigena, punica, greca e romana. Non è rara, comunque, la presenza contemporanea di due o più elementi culturali nello stesso posto, a dimostrazione di una parziale fusione delle varie culture presenti allora nell'isola, come documenta il ritrovamento di alcune edicole funerarie del I. sec. d.C., ora conservate al museo archeologico regionale di Palermo[1], che mostrano contemporaneamente elementi greci, Punici e Romani. Infatti, ai simboli punici di Tanit (un triangolo sul cui vertice sono rappresentati una linea orizzontale e un cerchio), si accompagnano delle iscrizioni in greco, mentre la rappresentazione degli arredi all'interno delle edicole è romana.
Culti Miti e Leggende dell'Antica Sicilia
|
© Centro Studi Helios |