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La Provincia di Trapani conta circa 434.400 abitanti.Ha una superficie di 2459,84 km ed è la più occidentale delle province siciliane. Confina ad est con la provincia di Palermo, a sud con quella di Agrigento, mentre a nord e ad ovest è bagnata dal mar Mediterraneo. La prevalenza del territorio è collinare e comprende anche l'arcipelago delle Isole Egadi (comune di Favignana) e l'Isola di Pantelleria (comune di Pantelleria),
La provincia di Trapani presenta molte testimonianze di insediamenti preistorici.
Al mesolitico appartengono gli insediamenti di Grotta dell'Uzzo nei pressi di San Vito Lo Capo e della Grotta del Genovese a Levanzo.
La provincia conobbe tra XI e X secolo a.C., la colonizzazione dei Fenici, ritenuti i fondatori di Solunto, Mozia, Palermo e Lilibeo (Marsala), che vi stabilirono proprie basi costiere in seguito passate in mano cartaginese. Le aree centro meridionali videro lo stanziamento degli Elimi mentre la colonizzazione greca si fermò ai margini della provincia con la fondazione di Selinunte da parte dei megaresi e fu spesso occasione di aspri conflitti e distruzioni. La conquista e la dominazione romana impoverì il territorio e ridusse di molto l'importanza commerciale degli antichi siti portuali. La caduta dell'impero romano tuttavia aprì la strada alle invasioni e alle distruzioni. I Vandali, poi gli Ostrogoti di Teodorico occuparono la provincia e il resto dell'isola. Nel 535 fu Belisario ad occuparla annettendola all'Impero romano d'Oriente riportando la Sicilia, dove ancora si parlava il greco, all'ambiente culturale bizantino. A partire dal 652 iniziarono le scorrerie degli Arabi dalla Tunisia e la provincia ne risultò particolarmente esposta. Nel 827, infine, con lo sbarco a Mazara del Vallo iniziò la conquista dell'isola. La provincia di Trapani e in genere la Sicilia occidentale si integrarono abbastanza presto con i nuovi arrivati, e proprio nel cuscus, il piatto tradizionale, e nella pasticceria ne rimane la traccia. Gli arabi introdussero le nuove tecniche di coltivazione dell'olivo e degli agrumi.
Proprio tale integrazione fu fonte di serie difficoltà durante il periodo normanno a causa dei conflitti e delle ribellioni di varie città ai nuovi signori. Durante il XIV secolo l'arrivo di mercanti genovesi e inglesi che si stabilirono a Messina e Trapani promosse il rifiorire dei commerci. Nel 1492 a causa della persecuzione antisemita della Spagna anche gli ebrei della fiorente comunità di Salemi dovettero abbandonare la Sicilia.
La Provincia fu testimone e parte attiva della spedizione dei Mille; Garibaldi infatti scelse proprio il territorio trapanese per iniziare la campagna di liberazione dell'isola. Le navi sbarcarono a Marsala l'11 maggio 1860 e due navi da guerra borboniche giunte nel frattempo, tardarono a bombardare gli invasori, data la presenza di due navi britanniche presenti nel porto. Il 14 maggio, a Salemi, Garibaldi assunse la dittatura della Sicilia in nome di Vittorio Emanuele. I Mille poi vinsero a Calatafimi il 15 maggio.
Durante l'ultima fase della seconda guerra mondiale le installazioni aeroportuali di Trapani e di Pantelleria e i porti che si affacciavano sul canale di Sicilia vennero duramente bombardati dagli alleati .
La provincia di Trapani nel 1968 venne duramente colpita dal terremoto del Belice; tra i tanti centri colpiti dal sisma vi furono paesi che rimasero completamente distrutti: Gibellina, Poggioreale e Salaparuta. Subirono danni ingenti: Partanna, Santa Ninfa, Salemi, Vita e Calatafimi. La ricostruzione avvenne con estrema lentezza ed irrazionalità, venne costruita un'autostrada, la A29, al posto della disastrata viabilità ordinaria e questa fu anche l'occasione in cui la provincia perse una delle sue linee ferroviarie, la Castelvetrano-Santa Ninfa-Salaparuta, che nonostante fosse di grande utilità per i pendolari non venne più riattivata.
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LA PROVINCIA DI TRAPANI
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