RAGUSA |
Il documento Unesco n° 1024rev non cita nessun monumento in particolare, nella parte riguardante la descrizione di Ragusa è riportato quanto segue:
"RAGUSA, the ancient Ibla, is built over three hills separated by a deep valley. It, too, consists of two centres, one rebuilt on the old medieval layout and the other, Upper (present-day) Ragusa, newly built after 1693. It contains nine major churches and seven major palazzi, all Baroque. Upper Ragusa has been adversely affected by inappropriate modern development and the town overall is adversely affected by the proximity of chemical, industrial, and mining activities."
Il documento Unesco cita indirettamente 16 monumenti. L’elenco riportato dalla Trigilia coincide, almeno come numero e tipologia (9 chiese e 6 palazzi), con quanto indicato nel documento Unesco:
Cattedrale di S. Giovanni Battista *
Chiesa di S. Giorgio *
Chiesa di S. Maria dei Miracoli *
Chiesa S. Giuseppe *
Chiesa SS. Anime del Purgatorio *
Chiesa S. Filippo Neri *
Chiesa dell’Idria *
Chiesa e Convento S. Francesco Immacolata *
Chiesa e Conventodi S. Maria del Gesù *
Palazzo Zacco *
Palazzo Sortino-Trono *
Palazzo della Cancelleria *
Palazzo Cosentini *
Palazzo Battaglia *
Palazzo Floridia (Bertini) *
Palazzo La Rocca *
Il Piano di Gestione, oltre a riportare i 16 monumenti suddetti, riporta anche i seguenti:
Palazzo Vescovile *
Chiesa S. Maria delle Scale *
Quest’ultima, a onor del vero, seppur ristrutturata dopo il terremoto del 1693, è più conosciuta per il suo stile gotico-catalano.
Il documento Unesco n° maps1024rev riporta la seguente mappa:
In questo caso, quanto si afferma che sono 18 i monumenti di Ragusa inseriti nel Patrimonio mondiale, si è voluto probabilmente fare riferimento ai monumenti che nel Piano di Gestione sono stati proposti per l’inserimento nella lista del patrimonio mondiale (contrassegnati con il simbolo *)
ULTERIORI BENI INSERITI NEL PIANO:
BENI AMBIENTALI E NATURALISTICI
Riserva naturale della foce del Fiume Irminio
Area Protetta Riserva Pino d'Aleppo
VAI ALLA SCHEDA UNESCO DELLE CITTA' TARDO BAROCCHE DEL VAL DI NOTO