L'opinione pubblica sta mostrando sempre più attenzione ed interesse verso il paesaggio in generale e verso i beni naturali in particolare. Tra le componenti più significative del paesaggio, senz'altro sono da annoverare quelle geologiche e tra di esse, quelle geomorfologiche, che da sempre hanno costituito oggetto di richiamo, soprattutto per la loro caratteristica di spettacolarità. Tuttavia, non sono soltanto gli attributi scenici che possono conferire un valore a questi elementi paesaggistici, quanto altri caratteri legati ad aspetti meno soggettivi o aleatori, quali il significato scientifico o di rappresentatività ambientale, elementi questi, che ben si prestano per una loro attribuzione di bene culturale.
Può essere questa una nuova chiave per presentare un volto più attraente della Geologia, non quello "severo" legato agli aspetti della pericolosità e del rischio geologico, ma quello "piacevole" fatto anche di diversità attrattive, di storia e di godimento visivo ed emotivo.
Con gli anni novanta è iniziata a formarsi una cultura scientifica in campo geo-protezionistico che in precedenza mancava, probabilmente per l’assenza di strumenti legislativi realmente operativi; anche se la legge 29 giugno 1939, n° 1497: “Protezione delle bellezze naturali”, indicava, soggette a tutela, le "singolarità" geologiche.
Secondo Wimbledon et alii (1996), un geosito può essere ogni località, area o territorio dove sia possibile definire un interesse geologico s.l., siano essi una gola, una dolina, uno stratotipo, un sito fossilifero od una sorgente; la relativa valorizzazione serve a garantire che le generazioni future possano ereditare la bellezza di questi luoghi.
La pianificazione dell’uso del territorio implica anche la necessità di avere un quadro complessivo sintetico, dei beni che insistono su di esso, particolarmente in aree caratterizzate dalla commistione di paesaggi culturali e naturali di alto pregio. L’obbligo di coniugare la crescita economica con la tutela dei beni peculiari del territorio, non può prescindere dalla conoscenza degli elementi che conferiscono valore al paesaggio fisico, trasformandolo in potenziale ricchezza economica. L’individuazione di siti che assumono un elevato valore scientifico e paesaggistico diviene importante in quanto non limita il bacino di utenza al solo mondo accademico, ma estende la fruizione del bene naturalistico all’intera collettività. Un geosito, quindi, raccoglie interesse non solo per il valore scientifico intrinseco, ma anche perché esso rappresenta uno strumento di comprensione, sia del territorio, sia dei processi geologici s.l. che agiscono su di esso.
L’esigenza di conservare tali beni paesistico-geologici non è in conflitto con la necessità, che quel bene possa continuare a svolgere un ruolo attivo sia per l’equilibrio dell’ecosistema sia per l’economia della regione. Esso, infatti, se sapientemente e compiutamente valorizzato e reso pubblico, può assumere un potere trainante nell’economia regionale e nell’educazione ambientale (Poli, 1999; Cresta, 2000).
La realizzazione di centri espositivi e la progettazione di sentieri geologici, mediante l’inserimento dei geositi proposti in percorsi scientifico-culturali pluridisciplinari in cui sono inclusi punti d’osservazione panoramici, aree ricreative e di sosta, permetterebbe la fruibilità del territorio, non solo a fini ricreativi, ma anche ai fini divulgativi e formativi.
I percorsi suggeriti offrirebbero, quindi, un esempio di gestione integrata e di recupero ambientale di sicuro interesse scientifico, ma, anche economico; pertanto, tali progetti, se supportati dalle Amministrazioni locali e centrali, possono rappresentare anche una sicura fonte di occupazione e di sviluppo socio-economico.
In Provincia di Ragusa è possibile identificare un insieme di geositi di elevato interesse geologico-strutturale, geomorfologico e geologico applicato. Essi ben si integrano sia con i siti archeologici sia con gli elementi naturalistici di pregio del paesaggio, a costituire un percorso scientifico-didattico in un territorio di forte interesse turistico ed economico.
Gli elementi distintivi degli affioramenti e le caratteristiche geomorfologiche, la loro estensione e stato di conservazione, fanno sì che tali elementi del paesaggio fisico, possano costituire esempi scientifico-didattici, la cui individuazione ed organizzazione in percorsi, contribuirebbe ad una migliore percezione del paesaggio geologico da parte della comunità.
Presupponendo che i tempi siano maturi per iniziare un censimento in Provincia di Ragusa, che possa portare in futuro alla protezione, al recupero ed alla valorizzazione; si è iniziato un progetto teso ad avviare un primo rilevamento, una selezione, catalogazione e valutazione di geositi a livello provinciale da estendere a scala regionale.
In questa prima fase, che in seguito sarà maggiormente approfondita sia nei contenuti che nella ricerca di altri geotopi, sono stati censiti complessivamente sette siti d’interesse geologico. Due di essi sono di preminente interesse geologico-stratigrafico e riguardano: il primo, gli affioramenti cretaceo – eocenici della Formazione Amerillo; il secondo, i livelli fosfatici contenuti nel Membro Irmino della Formazione Ragusa tra livello a banchi calcarenitici e alternanza calcarenitico-marnosa. Tre dei siti sono, invece, di preminente interesse idrologico-idrogeologico e riguardano i Pantani di Ispica, la Conca del Salto e la Sorgente Micenci. Il sesto sito è d’interesse geomorfologico, trattandosi del tratto di costa compreso tra Punta Ciriga e Punta Castellazzo; infine l’ultimo geosito rientra nel campo geologico-applicato con caratteristiche areali ben definite e puntuali, comprendenti le Miniere asfaltifere di Castelluccio-Steppenosa.
Si vuole precisare infine che gli argomenti trattati sono stati volutamente esposti con un linguaggio meno tecnico possibile, al fine di favorirne la divulgazione non solo ai geologi e ai professionisti dell'ambiente ma soprattutto a quanti mostrano interesse per la prima volta.
SCHEDA DEGLI AUTORI
Tutti coloro che volessero approfondire gli argomenti trattati, scuole e turismo culturale in genere, particolarmente interessati alla scoperta ed alla fruizione dei monumenti ambientali presenti sull’Altopiano Ibleo, possono rivolgersi agli autori.
Alfredo Busacca: Geologo. Svolge l'attività di libero professionista dal 1993.
Studio in Vittoria, via C. Alberto n. 177.
Tel. 0932510393
Cell. 3382614741
E-mail: alfredobusacca@inwind.it
Angelo Criscione: Geologo. Svolge l'attività di libero professionista dal 1990.
Studio in Ragusa, via F. Filzi n. 13.
Tel. 0932 643715
Cell. 3388092904
E-mail: angelocriscione@tiscali.it