Vini Siciliani

Cerasuolo di Vittoria DOCG

Prodotti tipici siciliani

 

Vino DOCG  (G.U. n. 224 del 26/09/2005)

 

Presentazione

I vini a denominazione di origine controllata e garantita “Cerasuolo di Vittoria” e “Cerasuolo di Vittoria Classico” devono essere ottenuti da vigneti che in coltura mono o plurivarietale nell'ambito aziendale hanno la seguente proporzione ampelografica: dal 50% al 70% di Nero d'Avola e dal 30% al 50% di Frappato.

La zona di produzione delle uve che possono essere destinate alla produzione dei vini a denominazione di origine controllata e garantita “Cerasuolo di Vittoria” e “Cerasuolo di Vittoria Classico” comprende una vasta area che include territori ricadenti in tre province limitrofe: Ragusa, Caltanissetta e Catania
 

Abbinamenti consigliati

Il Cerasuolo di Vittoria Doc si abbina bene con arrosti di carni bianche e rosse, brasati di manzo, selvaggina minuta allo spiedo e formaggi piccanti stagionati. Va servito a una temperatura di 18-20°C, in calici ballon, che permettono di ossigenarlo adeguatamente attraverso un movimento rotatorio. È un vino importante da pasto, adatto a un grandissimo invecchiamento (sino a 30 anni). I più raffinati intenditori, contrariamente a ogni canone, lo consigliano come aperitivo proprio quando è molto vecchio.

 

Zona di produzione

Parte del territorio dei comuni di Niscemi, Gela, Riesi, Butera e Mazzarino in provincia di Caltanissetta.

Parte del territorio dei comuni di Caltagirone, Licodia Eubea e Mazzarrone in provincia di Catania.

L'intero territorio dei comuni di Vittoria, Comiso, Acate, Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina e parte del territorio del comune di Ragusa in provincia di Ragusa.

 

Cenni Storici

Il Cerasuolo di Vittoria della tipologia attuale nasce nel 1606, quando fu fondata la città di Vittoria: la sua fondatrice Vittoria Colonna Henriquez, infatti regalò in quell'anno ai primi 75 coloni, un ettaro di terreno a condizione che ne coltivassero un altro a vigneto. La vitivinicoltura si è sviluppata notevolmente nel corso dei secoli e ci sono numerose testimonianze storiche che parlano di quella zone: Nel 1777 il Sestini annota nelle sue "Memorie sui vini siciliani":

«Il vino di Vittoria è ottimo, generoso e grato al palato, ma ha minori sbocchi commerciali perché si conserva per non più di 4/5 anni; su circa 600.000 barili che è la produzione di vino totale, circa la metà viene esportata e quasi per intero a Malta; le uve di cui si servono per formare una vigna sono i Frappati, i Calabresi, i Grossi neri, li Cataratti, le Visazzarre, li Guarnacci che tutte insieme producono un'ottima qualità di vino rosso; la vendemmia si pratica alli 15 del mese di settembre»

E l'abate Paolo Balsamo, nel 1808 scriverà: "La campagna di Vittoria è di diecimila salme circa (230.000 Ha); è nella massima parte sabbiosa, calcarea; produce proporzionalmente poco di frumenti, orzi e legumi, molto olio, canape, carrube; e soprattutto vino il quale ha molto credito e si deve, a parer mio, riguardare come il migliore di quelli da pasto di tutta l'Isola….. non è composta quasi di altre viti che di grossonero, di calabrese (nero d'Avola) ed incomparabilmente più da frappato..."

 

Caratteristiche al consumo

I vini a denominazione di origine controllata e garantita “Cerasuolo di Vittoria” all'atto dell’immissione al consumo devono rispondere alle seguenti caratteristiche:


“Cerasuolo di Vittoria”:
colore: da rosso ciliegia a violaceo;
odore: da floreale a fruttato;
sapore: secco, pieno, morbido, armonico;
titolo alcolometrico volumico totale minimo 13%, vol:
acidità totale minima 5 g/1;
estratto non riduttore minimo: 27 gli.
 

“Cerasuolo di Vittoria Classico”:

colore: rosso ciliegia tendente al granato:
odore: di cliegia, che nei vini invecchiati può tendere anche
a note sensoriali di prugna secca, cioccolato, cuoio, tabacco:
sapore: secco, pieno, morbido, armonico:
titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13%vol:
acidità totale minima 5 gli:
estratto non riduttore minimo: 27 gli

 

 

ULTERIORI INFORMAZIONI

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