Centri di origine sicana
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Inico.
È la città su cui governava il mitico re Sicano Cocalo prima che trasferisse la sua residenza a Camico. Il Di-Blasi la chiama Indara[1] , Si è voluto nel passato collocare il sito di questa cittadina nella spiaggia ragusana detta Longobardo, ma la definitiva individuazione del luogo con quello dell'antica città di Caucana ha fatto spostare il sito di Inico verso occidente. L’opinione più diffusa è quella che la pone nel territorio di Menfi dove in Contrada Montagnoli del Belice sono stati trovati reperti archeologici risalenti all’Età del Ferro (IX-VIII secolo a.C)
Camico.
È la città che la leggenda vuole
costruita dal
cretese Dedalo e in cui vi si trasferì il re Sicano Cocalo,
si vuole che il sito sia quello di S. Angelo di Muxaro, a
Di incerta localizzazione, doveva trovarsi comunque nella Sicilia Orientale non molto lontano da Agrigento, in quanto da fonti storiche si sa che fu battuta, assieme a Camico dal tiranno di Agrigento Falaride (VI sec a.C.).
Il sito probabile è da collocarsi nelle vicinanze di Corleone (Montagna dei Cavalli). La città è ricordata da Cicerone[2], durante la sua oratoria contro il governatore Verre, come una delle città da questi depredate. Anche il geografo Filippo Cluverio colloca Schera nelle vicinanze di Corleone.
La cittadina che secondo lo scrittore
Solarino[3]
era di origine sicana fu saccheggiata da Nicia durante la spedizione ateniese
del
Triocala.
Il suo nome deriva da Tria Kalá “tre cose belle” così la ricorda Diodoro Siculo (lib. XXXVI,7):
<
Dicono che Triocala sia chiamata così per avere tre bellezze: come prima,
l’abbondanza di acque correnti, eccellenti per dolcezza; come seconda, una
regione circostante che produce vini e olio e può essere mirabilmente coltivata;
come terza, la posizione eccezionalmente forte,
come se fosse una grande, imprendibile roccia.>
Di incerta localizzazione, doveva
trovarsi a ovest di Agrigento, non lontano da Caltabellotta. La storiografia la
ricorda come quella città, che durante la seconda guerra servile in Sicilia
(104-
Schirtaia.
Potrebbe essere la stessa Scirtea non lontana da Triocala, interessata agli stessi avvenimenti durante la seconda guerra servile[7].Una certa somiglianza onomastica, ha fatto credere di localizzarne il sito con il Castello di Acristia presso Caltabellotta. Un gruppo di fuggiaschi di Scirtea avrebbero fondato Burgio.
Alunzio.
Alunzio conosciuta anche con il nome di Haluntium, era probabilmente di origine Sicana, il sito è da localizzare sopra un’altura sulla costa settentrionale della Sicilia, non lontano da Tindari, dove oggi sorge la cittadina di San Marco di Alunzio. La tradizione storiografica vuole che questa città sia stata fondata da Enea passato dalla Sicilia a capo di Alcuni troiani[8].
Un curioso episodio raccontato da Cicerone (Verrine lib. IV.51) è legato a questa città:
Quando il governatore Verre si trovò a visitare questi luoghi, non entrò personalmente in città per non affrontare le fatiche della salita che era difficoltosa e ripida; fece invece chiamare Arcágato di Alunzio, personaggio rispettato in tutta la zona, e gli affidò l’incarico di portare giù immediatamente dalla città al mare tutta l’argenteria cesellata ed eventualmente anche tutti i vasi di Corinto esistenti ad Alunzio. Il buon Arcágato fu costretto ad annunciare in pubblico il contenuto dell’ordine ricevuto. La popolazione non ebbe il corraggio di opporsi all’ordine di Verre che, con la tranquillità tipica del tiranno, attendeva l’arrivo di Arcágato e della argenteria, sdraiato sulla sua lettiga in riva al mare, ai piedi della città. Una volta portato giù il bottino, gli uomini di Verre strapparono da quasi tutti gli oggetti in argento, i rivestimenti e i rilievi incastonati, lasciando ai poveri abitanti di Alunzio l’argenteria perfettamente liscia.
Conosciuta come Omphake, si vuole
identificarne il sito con quello dell'attuale Butera (CL), dove non lontano sono
stati trovate dei resti di una necropoli sicano-sicula, la necropoli si
trova in località Piano della Fiera, e oltre alle caratteristiche tombe a forno
delle popolazioni sicule, vi sono anche delle tombe a gradini e una grande tomba
a dolmen con recinto risalente forse al VII sec. a.C. Secondo lo storico
Pausania[9]
la cittadina sicana fu conquistata dai coloni greci ai tempi della fondazione di
Gela (
Di questa città non risultano notizie
da fonti letterarie, ma sulla sua esistenza si avrebbero notizie da alcune
monete conservate al British Museum di Londra. Il sito è stato individuato a
pochi km da Castroreale (ME) nei pressi dei villaggi di Rodi e Milici, a circa
Altre località frequentate ai tempi dei sicani:
Note: non sempre è netta la distinzione tra le località di origine sicana da quelle di origine sicula, pertanto alcune delle località di seguito indicate potrebbero avere un origine posteriore dovuta ai siculi.
Nome |
Localizzazione |
Abaceno |
Tindari, località turistica frazione del comune di Patti (ME) |
Adranon |
Adrano (CT) |
Akrai |
Palazzolo Acreide (SR) |
Alia |
Alia (PA) |
Alimena |
Alimena (PA) |
Apollonia |
Monte Vecchio nel comune di San Fratello (PA) |
Asaro |
Sul Monte Sella a circa 40 km a nord-est di Enna (non è certo se sia sicana o sicula) |
Bronte |
Bronte (CT) |
Buccheri |
Buccheri (SR) |
Buscemi |
Buscemi (SR) |
Calategeron |
Caltagirone (CT) |
Castelluccio |
Nei pressi della frazione di Testa dell'Acqua tra i comuni di Noto e Palazzolo Acreide. |
Casteltermini |
Casteltermini (AG) |
Castelvetrano |
Castelvetrano (TP) |
Drepanon |
Trapani (TP) |
En Naan |
Enna (EN) |
Ghela |
Gela (CL) |
Isnello |
Isnello (PA) |
Kassar |
Monte Cassaro nei pressi di Castronovo di Sicilia (PA) |
Katane |
Catania (CT) |
Kentoripa |
Centuripe (EN) |
Maletto |
Maletto (CT) |
Marineo |
Marineo (PA) |
Morgantina |
Località Serra Orlando a circa 5 Km da Aidone |
Motion |
Canicattì (AG) |
Mussomeli |
Mussomeli (CL) |
Omphake |
Poco distante da Butera (CL) |
Pantalica |
Non molto distante da ferla (SR) |
Partanna |
Partanna (TP) |
Petra Caulonia |
Pietraperzia (EN) |
Ribera |
Ribera (AG) |
Rossomanno |
Località di Rossomanno a 5 km da Valguarnera |
Sabucina |
Località di Sabucina a 6 km di Caltanissetta |
Santo Stefano Quisquina |
Santo Stefano Quisquina (AG) |
Vassallaggi |
San Cataldo (CL) |
[1](14.25.I) Storia del Regno di Sicilia. vol.I.
[2] Cicerone:Verrine lib.III.103
[3](5.78.I)Raffaele Solarino: La Contea Di Modica
[4](40.145) Plutarco: Vita di Nicia.
[5](39.129)
[6] Cicerone: Verrine. lib V.10.
[7] Diodoro Siculo lib. XXXVI,8
[8] (14.43.I)Giovanni E. Di-Blasi: Storia del Regno di Sicilia.
[9] (Pausania lib. VIII.46)
(Scheda redatta da: Ignazio Caloggero)
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