Tintoretto (Iacopo Robusti)
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il ritrovamento del corpo di san Marco (Milano, Pinacoteca di Brera) |
L'origine della Via Lattea (1575-1580)Londra, National Gallery
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Susanna e i vecchioni (1560-1565)Vienna, Kunsthistorisches Museum
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L’anno
di nascita di Jacopo Robusti, il 1519, è desunta dall’atto di morte, in cui è
detto settantacinquenne. Gli scrittori d’arte del Seicento lo indicano come
allievo di Tiziano, e riferiscono di gravi contrasti fra i due, che avrebbero
indotto il giovane Tintoretto a lasciare la bottega del maestro. Anche se non
sappiamo quando l’artista inizi la sua carriera autonoma, questa deve essere
collocata prima del 1539, quando Jacopo si firma “ maestro”, con una propria
bottega in campo San Cassiano. Nel giugno 1544 l’artista sottoscrive una
testimonianza indicando il nome (Giambattista) e la professione (tintore) del
padre: da questa gli deriva il soprannome. Al 1545 risale la decorazione di due
soffitti con soggetti mitologici per la dimora veneziana di Pietro Aretino. Due
anni dopo firma la pala dell’Ultima cena nella chiesa veneziana di San
Marcuola. Nel 1548 Tintoretto dipinge per la Scuola grande di San Rocco il
Miracolo di san Marco, che suscitò grande interesse, come testimonia la
lettera d’apprezzamento scritta dall’Aretino nell’aprile di quell’anno. A questa
prima importante commissione fanno seguito quelle per la pala della chiesa di
San Marziale, terminata nel 1549, e per il San Rocco risana gli appestati
dell’omonima chiesa veneziana. Nel corso del sesto decennio del secolo
l’attività dell’artista si fa più intensa: fra il 1551-1556 esegue le portelle
dell’organo della chiesa di Santa Maria dell’Orto, e quelle, su commissione di
Giulio Contarini, della chiesa di Santa Maria del Giglio; nel 1559 dipinge la
Piscina probatica di San Rocco e l’Ultima cena già in San Felice a
Venezia e ora in Saint-François Xavier a Parigi. Dall’unione con Faustina
Episcopi, che Tintoretto sposa probabilmente nel 1553, nasceranno otto figli,
alcuni dei quali come Giambattista e Marco, continueranno l’attività paterna.
Negli anni Settanta, la sua attività subisce un’ulteriore accelerazione; accanto
ai ritratti dei più illustri personaggi veneziani, e al soffitto dell’atrio
quadrato in Palazzo ducale, l’artista dipinge numerose tele di soggetto
religioso: l’Adorazione del vitello d’oro e il Giudizio universale
per il presbiterio della chiesa della Madonna dell’Orto (1562), la Discesa di
Cristo al limbo e la Crocifissione della chiesa di San Cassiano a
Venezia (1568). Nel 1564 Tintoretto dà avvio alla decorazione, che si protrarrà
per quasi tre decenni, della Scuola grande di San Rocco, con i dipinti di San
Rocco in gloria (1564), la Crocifissione (1565), il San Rocco in
carcere confortato dagli angeli (1568), e poi, nei decenni successivi, con
alcune serie di teleri e diverse pale d’altare. Divenuto uno dei massimi artisti
veneziani, durante l’ultimo ventennio di attività è impegnato anche in Palazzo
ducale: termina nel 1578 le quattro Allegorie nella Sala
dell’anticollegio, e nel 1582 la Battaglia di Zara per la Sala dello
scrutinio. Negli anni 1578-1580 dipinge le otto grandi tele con i Fasti
gonzagheschi commissionate per il Palazzo ducale di Mantova. Con le due
grandi tele per il presbiterio della chiesa veneziana di San Giorgio Maggiore,
dipinte fra il 1592 e il 1594, si conclude l’attività di Tintoretto che muore il
31 maggio del 1594.
Testo tratto da: http://www.artonline.it
La crocifissione (1565)Venezia, Scuola Grande di San Rocco
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San Cristoforo |
Il miracolo di San Marco (1548) Venezia, Galleria dell'Accademia |
L'ultima cena (1592-1594) |
Tintoretto
© Centro Studi Helios "Barocco: Storia e significato"