Barocco: Storia e significato
Il termine “Barocco” si riferisce non tanto ad una precisa corrente artistica ma ad una concezione del mondo che caratterizza il periodo artistico e letterario che va dalla prima metà del XVII secolo alla seconda metà del XVIII secolo. In Sicilia questo periodo viene compreso tra il 1620 ed il 1760[1]. Non si ha certezza dell’origine del termine “Barocco”, alcuni autori lo fanno derivare dal termine francese “baroque” (in spagnolo “barrueco” e in portoghese “barrôco”) che nel Seicento indicava una perla difettosa, di forma irregolare. Altri autori fanno derivare il termine dal sostantivo “Barocco”, usato dalla filosofia scolastica medioevale per designare un tipo di sillogismo solo apparentemente logico, ma sostanzialmente inconsistente. Il barocco succede al periodo cosiddetto “Manierismo[2]” e sarà succeduto dal periodo “Neoclassicismo”; nelle sue varie fasi evolutive il Barocco si evolverà nel Tardo Barocco ed infine, nel Rococò. Durante l’età neoclassica il termine sarà usato in termini negativi come sinonimo di strano, tortuoso, esagerato, “non stile”, addirittura in alcuni casi, ridicolo. Il termine è quindi usato con chiaro intento dispregiativo, per evidenziare i caratteri di irregolarità, l’assenza di regole di questo stile. Il termine venne utilizzato non solo per l’architettura ma anche per arti figurative, la letteratura e la musica. Nell’architettura il termine negativo voleva indicare l’assenza di regole, l’irrazionalità, la disarmonia e il senso di sovraccarico. Per le arti figurative e l’architettura si assiste ad una rivalutazione del termine verso la fine del XIX secolo grazie anche all’opera di Heinrich Wolfflin “Rinascimento e Barocco” del 1888. Wolfflin definisce il Barocco come un modo diverso di vedere rispetto al classico ed al rinascimento, di cui è l’antitesi; e quindi non più da intendersi come la “non arte”, ma un altro tipo di arte. Caratteristiche dello stile Barocco L’architettura barocca risente dei cambiamenti spirituali storici e sociali del seicento. La Chiesa cattolica durante il periodo della controriforma, intuisce l’importanza del linguaggio figurativo del barocco come strumento di richiamo dei fedeli e arma contro la riforma protestante. Gli stili e le forme predeterminati del manierismo lasciano il posto a quelle che sono le caratteristiche dello stile barocco: movimento, illusionismo, ricerca di effetti scenici, grandiosità, abbondanza di linee curve, unione delle varie tecniche pittoriche e scultoree che si immergono nell’architettura. Il barocco nasce a Roma, grazie all’impulso di artisti come Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), Francesco Castelli detto il Borromini (1599-1667) e all’incoraggiamento della Chiesa cattolica che chiede agli artisti di esaltare il sentimento religioso e prediligere gli effetti spettacolari. In seguito, il barocco si diffonde nei paesi cattolici dell’Europa e nei paesi dell’America centrale e meridionale. Barocco in Sicilia Antony Blunt nel suo libro "Barocco Siciliano" (1968) divide l'architettura barocca siciliana in tre grandi fasi: Prima fase : caratterizzata dalla presenza di edifici in stile paesano, contrassegnato da grande libertà e fantasia, particolarmente nel modo di trattare il dettaglio architettonico e le decorazioni plastiche, ma francamente provinciale e spesso ingenuo. Seconda Fase: caratterizzata da uno stile più elaborato, introdotto da architetti siciliani formatisi sul continente particolarmente a Roma e a Napoli. Terza fase: caratterizzata da una evoluzione dello stile romano verso una visione che più si adatta alle tradizioni e alla cultura locali. A proposito della terza fase Blunt scrive: “Nella terza fase gli architetti locali, superando lo stadio della discendenza ideale da Roma, enucleano uno stile nuovo e in alto grado personale. Nella facciata del Duomo di Siracusa, opera di Andrea Palma, nelle chiese di Rosario Gagliardi a Noto, Ragusa e Modica, nelle ville di Tommaso Napoli a Bagheria, come in molti edifici dei centri minori, gli architetti siciliani, pur mettendo a frutto gli insegnamenti ricevuti da Roma e da Napoli, adattano questi modelli alle esigenze e alle tradizioni locali costruendo un gruppo di monumenti che possono catalogarsi fra le più alte creazioni del tardo Barocco.” Nel settecento Il Barocco si diffonde in tutta la Sicilia, alcuni dei suoi elementi più caratteristici sono:
I personaggi più conosciuti del Barocco Scultura: Gian Lorenzo Bernini (1598-1680)
Architettura: Gian Lorenzo Bernini (1598-1680)
Baldassare Longhena (1598-1682)
Filippo Juvara (1678-1736)
Francesco Borromini (1599-1667)
Pittura: Iacopo Robusti (Tintoretto - 1518-1594)
Giacomo Amato (1643-1732)
Francesco Battaglia
Stefano Ittar (1724-1790)
Angelo Italia (1628-1700)
Paolo Salvatore Francesco Nicolò Labisi (1720-1798)
Tommaso Napoli (1659-1725)
Andrea Palma (1644/64 - 1730)
Gian Battista Vaccarini (1702-1768)
Pietro Paolo Vasta (1697-1760)
Vincenzo Sinatra (1720?-1765?)
Per chi volesse studiare le origini dell'architettura può risultare utile consultare i seguenti trattati:
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[1] Salvatore Boscarino: Sicilia Barocca pag. 19
[2] Il Manierismo si manifesta verso la fine del Rinascimento, dopo la morte di Raffaello (1520), e sino agli inizi del XVII secolo, quanto cederà lo spazio al Barocco.
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La suddetta scheda è stata elaborata da Ignazio Caloggero (Centro Studi Helios srl)
BAROCCO:STORIA E SIGNIFICATO
(di Ignazio Caloggero).